
PSICOLOGIA E PSICOTERAPIA
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1.
SOSTEGNO PSICOLOGICO
Il supporto psicologico è rivolto a quanti vivono momenti di difficoltà che limitano nelle scelte e nella crescita personale. Si caratterizza per essere un percorso, limitato nel tempo, volto a sostenere empaticamente il bambino e la sua famiglia per affrontare in modo efficace le situazioni di disagio, attingendo alle risorse interiori.
“Esiste un curioso paradosso: quando mi accetto così come sono, allora posso cambiare”
C.R. Rogers
2.
VALUTAZIONE DEL PROFILO COGNITIVO
Riprendendo le parole di David Wechsler, il creatore del test di intelligenza più utilizzato al mondo, “ciò che si definisce come intelligenza non è una particolare abilità, ma una competenza generale, una capacità globale che in un modo o nell’altro consente all’individuo di predisporsi alla comprensione del mondo e ad affrontarne le sfide.” L'intelligenza è dunque composta da molte abilità e non può essere riassunta da nessuna di queste. La valutazione del profilo cognitivo è quindi volta ad indagare i punti di forza e di debolezza del bambino con l'intento di comprendere il suo funzionamento intellettivo globale e sfruttare al meglio le abilità emergenti.
3.
DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO (DSA) E TRATTAMENTO
All’interno della macrocategoria diagnostica Disturbi Specifici dell’Apprendimento, convenzionalmente identificata con l’acronimo DSA, rientrano le diverse microcategorie riconosciute dalla Legge 170/2010 che riguardano le specifiche abilità scolastiche: Dislessia per la lettura, Disortografia e Disgrafia per la scrittura e Discalculia per le abilità di calcolo.
Il termine disturbo indica la presenza di un deficit funzionale a livello neurobiologico che interferisce con il normale processo di acquisizione di un’abilità.
Il termine specifico si riferisce al fatto che il disturbo interessa un determinato dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.
Infine, il termine apprendimento si riferisce alla variabile ambientale: poiché le abilità di lettura, scrittura e calcolo non si apprendono spontaneamente attraverso l’esposizione, una diagnosi di DSA può avvenire solamente in una fase successiva all’inizio del processo di apprendimento scolastico.
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Proprio perché si parla di "disturbo", il trattamento non può essere inteso come riabilitazione di una funzione persa ma deve essere finalizzato a potenziare un'abilità carente. Il percorso (ri)abilitativo viene strutturato su due fronti: ambulatoriale e domiciliare e richiede l'utilizzo di materiale cartaceo affiancato a software ideati come giochi educativi.
4.
DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE-IPERATTIVITA' (ADHD) E TRATTAMENTO
Il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (DDAI), più conosciuto come ADHD (Attention Deficit/Hyperactivity Disorder), ha come sintomi principali la tendenza alla distraibilità, ridotte capacità di inibizione motoria e impulsività. Molto spesso quest’ultimo sintomo viene erroneamente scambiato per aggressività. L’aspetto cruciale che differenzia un comportamento aggressivo da uno impulsivo è l’intenzionalità: il primo è progettuale e cela rabbia e rancore, il secondo è involontario e strettamente connesso ad una difficoltà nella previsione delle conseguenze di una azione. Il trattamento del Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività mira perciò ad insegnare al bambino l’autoregolazione.
5.
DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO E TRATTAMENTO
I disturbi dello spettro autistico rientrano nei disturbi pervasivi dello sviluppo che si manifestano nella prima infanzia la cui eziologia è ancora sconosciuta. Tale disturbo è frequentemente associato a compromissione intellettiva e disturbo della struttura del linguaggio.
Generalmente i sintomi vengono riconosciuti nel secondo anno di vita e la descrizione delle modalità di esordio può comprendere informazioni su precoci ritardi dello sviluppo o sulla perdita di abilità sociali e linguistiche.
I criteri diagnostici (fonte DSM-V) coinvolgono due domini:
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deficit persistenti della comunicazione sociale e reciproca e dell’interazione sociale in molteplici contesti;
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pattern di comportamento, interessi o attività ristretti e ripetitivi.
Il trattamento prende in considerazione tutti i domini della prima infanzia e mira ad aumentare la partecipazione attiva al mondo sociale attraverso un modello evolutivo-relazionale, che coinvolge professionisti e genitori.
7.
PSICOTERAPIA PER BAMBINI E ADOLESCENTI
La psicoterapia è un percorso attraverso cui la persona, all’interno di un clima caratterizzato da empatia, assenza di giudizio ed accettazione positiva, viene facilitata a entrare in contatto con la propria esperienza, attingendo alle risorse interiori per divenire responsabile del proprio cambiamento.
La Terapia Centrata sul Cliente, nello specifico, è volta ad aiutare il cliente a:
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prendere consapevolezza delle emozioni, dei propri atteggiamenti e delle modalità con cui si relaziona agli altri
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trovare nuove possibilità per adattarsi alle situazioni ed ai cambiamenti
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attribuire un senso e un significato a quanto accade nell’esperienza di vita
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riappropiarsi delle proprie risorse per realizzarsi e migliorarsi
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affrontare momenti di disagio e difficoltà